Storia di un oggetto: la sedia Wassily
La sedia Wassily nasce al Bauhaus di Weimar nel 1925, tra musica jazz, suffragette e art decò; il suo creatore Marcel Breuer la progettò, ispirato dalla sua nuova bicicletta, per la residenza a Dessau del collega costruttivista Wassily Kandinsky, da cui prese l’iconico nome.
Inizialmente la Wassily Chair fu prodotta dalla società fondata dallo stesso Breuer, la Standard-Möbel Lengyel. Poiché prodotta con rivestimento in pelle, solitamente associata agli ingressi eleganti degli uffici di grosse società, la nuova produzione, iniziata nel 1962 dalla Knoll, ne compromise ingiustamente il lato democratico del suo design originario.
Un tubo metallico modellato in maniera continua, senza innesti né interruzioni per la scocca e un tessuto, chiamato Eisengard, prodotto con un filato di cotone trattato con cera e paraffina per il rivestimento. Si crea così una struttura unica e sinuosa, una gabbia portante a cui viene applicato poi un tessuto molto robusto e resistente. Attualmente, il tessuto è disponibile in otto diversi colori, anche se il colore originario era il nero.
Breuer con la sua Wassily Chair ha portato un’immensa innovazione al mondo dell’arredamento, ponendosi come rappresentante di un periodo di gran fervore e vitalità per il design europeo.
La sedia Wassily offre a colui che si accomoda un sostegno avvolgente, pur lasciandolo virtualmente sospeso all’interno della sua struttura.